Piccola storia sarda

di Dario Cappelloni 07/07/22
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Piero Carta di Magomadas, Gianpaolo Ledda di Sorso e Samuel Corda di Neoneli

Quando tra piccoli produttori si crea una rete di amicizia che è anche e soprattutto solidarietà che può cambiare le sorti di un’annata e di un’azienda. 

Cominciamo con il mettere le mani avanti. Qui non si parla di grandi, rispettabilissime bottiglie, di produttori straordinari, di terroir unici al mondo. Parliamo di una piccola storia di solidarietà tra piccoli produttori di una regione, la Sardegna, dove la vita, per chi fa questo mestiere, non è facilissima. 

I protagonisti di questa piccola storia sono tre: Piero Carta di Magomadas, Gianpaolo Ledda di Sorso e Samuel Corda di Neoneli. Il primo, produttore di Malvasia, ha un incidente provocato da una macchina agricola che gli ferisce la gamba sinistra. In questo periodo i vigneti della zona sono sotto forti attacchi di oidio e Piero non può muoversi dalla sedia. Rischia di perdere la vendemmia.

A questo punto succede qualcosa, uno scambio di telefonate. Arriviamo. Samuel e Gianpaolo mollano tutto e partono. Alle 5 di mattina sono in vigna a fare i trattamenti necessari salvando la situazione e l’annata.

Un bicchiere di vino (anche due), un pezzo di pane e formaggio ed è tutto a posto. Una versione viticola della tradizionale paradura, la rete solidale tra pastori sardi che scatta nei momenti di difficoltà. 

Si parla tanto dell’individualismo e dell’invidia tra produttori di vino sardi e c’è sicuramente del vero, ma succedono anche cose come questa. Solo una piccola storia.





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