Red Fish, cucina di mare con stile

di Iolanda Maggio 05/05/16
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Red Fish, cucina di mare con stile

Metti un'uggiosa. piovosa domenica ma con tanta voglia di mare e di pesce fresco…."Che  fare? - mi chiedo - per uccidere la saudade?" Per chi come me vive a Roma, uno dei modi più veloci di soddisfare entrambe le cose è quello di andare a Ostia. Certo il mare non è quello dagli incredibili colori caraibici della mia Puglia, ma la cucina di mare che ho trovato da Red Fish non mi ha fatto rimpiangere i sapori di quei ristorantini sul mare che si trovano dalle mie parti.

Ostia si presenta un po' grigia e spoglia, dall'aria malinconica, come tutte le città di mare visitate d'inverno, e arrivata davanti al ristorante, di cui avevo solo sentito parlare, mi trovo davanti a una scalinata che sembra quella di un centro commerciale - non proprio il massimo mi dico - ma, vinta la riluttanza, entro. All'interno la musica cambia di colpo: lo stile pulito, sobrio e armonioso della sala ti accoglie come per trasportarti in un'altra dimensione.

 


Luce naturale dalle ampie vetrate, tavoli apparecchiati con gusto ed elementi di design qui e là mi fanno già cambiare umore. Il menù incuriosisce per in nomi dei piatti decisamente originali come "sfumature di sgombro" o "baccalà bucolico" ma come faccio quasi sempre quando provo un nuovo locale, scelgo uno dei due menù degustazione e faccio fare allo chef.

Tutti piatti davvero ottimi sia nella presentazione che per maestria nella preparazione: dal Calamaro farcito con crema di ricotta di bufala e biscotto al parmigiano: tenero, cremoso e croccante al tempo stesso, dal sapore pieno. Capesante "alla milanese" con due idee di topinambur e maionese al wasabi, piatto intenso e dal giusto equilibrio dolce/piccante. È quindi la volta del Tortello di baccalà mantecato con pomodoro e confit di limone e anche qui la piacevolezza del contrasto salato/dolce e il sottile gioco di consistenze fa capire quanto il bravo chef Antonio Gentile ci sappia fare. I Ravioli provola, cime di rapa, cozze e cipolla di Tropea premono l'acceleratore con sapori più spinti e marcati ma come per il corpo di un ballerino anche qui traspare solo grazia ed equilibrio, mai i "muscoli".

Arrivano i secondi: il Merluzzo a 63° con topinambur, broccoli e tarallo napoletano e ancora il Tonno Tonnato, entrambi davvero da leccarsi i baffi….

Chiudo in dolcezza con la Sfera di cioccolato con farcia di tiramisù e crema inglese, meraviglia di voluttà da non perdere.

La carta dei vini è ampia, curata e con ricarichi onestissimi. C'è anche una selezione di liquori, il fish bar, la terrazza con tavolini all'aperto per la bella stagione (che speriamo arrivi presto). Un ristorante che è una piacevole sorpresa, poliedrico e con un servizio gentile e mai invadente. Consigliatissimo!

BUONA LETTURA DA NINO FRANCO!

 

 






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