Montepulciano “nordico”
Detto ai minimi termini: il Conero (Rosso o Riserva) è il vino di Ancona, che sta a due passi dalla zona di produzione. Un vino di città, fatto però su una piccola montagna in riva al mare (siete autorizzati a spaccarvi la testa, ma non è colpa mia). Volendo essere più precisi, il vino prende il nome dal monte Conero, promontorio calcareo che si tuffa nell’Adriatico – regalando le più belle spiagge della regione – e segna il limite settentrionale di produzione dell’uva montepulciano, che da qui scende fino alla Puglia senza soluzione di continuità: trovando le maggiori aree di produzione nel Piceno (ovvero il sud delle Marche) e tutto l’Abruzzo, dalle Colline Teramane a Vasto.
Nel Conero il vitigno qualche volta fa fatica a maturare, e in quel caso i risultati sono rossi con tannini pastosi e ostici al contempo (evento raro nelle altre zone di produzione del montepulciano). Ma quando tutto fila al meglio, il Conero sa restituire vini che non hanno nulla da invidiare ai migliori abruzzesi. Dai quali si distinguono per un tannini più vivo e ‘toscaneggiante’ e per un andamento al palato leggermente più dritto (anche se sempre a livelli strutturali di primo piano).
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Conero Riserva 2012
Conero Riserva |
Moroder | 08/02/17 | Francesco Annibali |
Da uva montepulciano. Affinamento di 30 mesi in botti grandi e tonneau. Attenzione! Questo vino non è il Dorico, ma si tratta di una Riserva che si distingue dal ben più noto compagno di catalogo... Leggi tutto |