In giro per la Calabria

di Livia Belardelli 22/08/17
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In giro per la Calabria

Un viaggio articolato alla scoperta dei vini calabresi, così antichi e così sconosciuti. Nuove generazioni che credono nel territorio e lavorano duro per farlo emergere nonostante le difficoltà.

Storia antica quella della Calabria del vino. Eppure, per molto tempo, lasciata lì, come in sordina, in attesa. Oggi la Calabria, nelle mani delle nuove generazioni, vuole riaffermare il suo posto e i suoi vitigni autoctoni, forte della consapevolezza del loro valore. Forse questo attendeva, nuovi uomini caparbi in grado di lavorare con minuzia e attenzione per esprimere, nelle loro bottiglie, un territorio di fascino e tradizione. Questo si scopre scorrazzando in lungo e in largo per la terra calabrese alla ricerca di piccole e grandi aziende del territorio durante il press tour organizzato da Cronache di Gusto a cui ho avuto il piacere di prendere parte. La visione d’insieme è questa, la forza di nuove generazioni che credono nel territorio e lavorano duro per farlo riemergere nonostante le difficoltà oggettive che caratterizzano quest’area del sud d’Italia.

Così cominciamo il nostro viaggio dal Cosentino e, passando per la Sila, arriviamo sull’altro versante fino a Cirò, per chiudere il nostro anello tornando dal basso fino a Lamezia. Tante le realtà della zona scoperte, ognuna caratterizzata da un’accoglienza sincera e dall’orgoglio di far assaggiare i propri vini  e mostrare il proprio territorio. E così il tour è un bellissimo e stancante via vai trai vigneti, stretti sulla pedana di un trattore che si inerpica tra i filari con i fidi cani Syrah, Merlot e Barrique al seguito nell’azienda Serracavallo, sul retro del furgone di Librandi per inoltrarci tra le tante aree vitate, a piedi su per una collina sotto il sole di mezzogiorno per ammirare le vigne e il panorama dell’azienda Ippolito.

La prima tappa del tour è Le Moire, piccolissima e introvabile cantina – nemmeno un cartello sulla strada – che lavora in biologico e nasce dalla caparbietà di Paolo Chirillo, medico di professione, che dopo tanti anni in Piemonte, decide di tornare nella sua terra e dare il via a questa nuova avventura insieme alla famiglia, la moglie e i due figli, che ci accolgono tutti in cantina con semplicità ed entusiasmo.

 


Seconda tappa è Serracavallo. Siamo a Bisignano, nel Cosentino, nella Valle dei Crati. Qui Demetrio Stancati ci stupisce con un giro sulla pedana di un trattore in mezzo ai vigneti, facendoci inerpicare sulla collina mentre i suoi bellissimi cani ci accompagnano correndo a perdifiato tra i vigneti. L’aperitivo è servito su un terrazzo che guarda la natura, un posto magico, che trasuda relax in ogni scorcio. Accoglienza fantastica con una cena di infinite portate per esplorare, anche con forchetta e coltello, il territorio. L’azienda ha 27 ettari vitati, compreso un vigneto sulla Sila che produce metodo classico da uve riesling e chardonnay. 80.000 le bottiglie prodotte e un grande lavoro sui vitigni autoctoni gaglioppo e magliocco. Il primo, ci racconta Stancati, è più avaro, matura a fatica e va coccolato in vigna. Il secondo invece è il fratello generoso e debordante, ricco di frutto e di tannino.

Per la terza tappa arriviamo a Igreco, realtà imprenditoriale con una produzione di 500.000 bottiglie oltre a un’altrettanto importante produzione di olio. Qui conosciamo Filomena Greco, donna tutta d’un pezzo, sindaco del piccolo paese di Cariati e imprenditrice del gruppo Igreco che in quei giorni si proponeva addirittura come possibile acquirente di Alitalia.

 


Le ultime due tappe sono nella zona di Cirò, prima da Librandi e poi da Vincenzo Ippolito. Due realtà tanto diverse quanto interessanti.

Librandi è un’importante azienda della zona, a Cirò Marina, 232 ettari di vigneto e 2 milioni e mezzo di bottiglie.  Quattro generazioni e l’ultima, quella di Raffaele e Paolo, che ci accoglie in cantina raccontandoci la filosofia aziendale e una storia lunga che oggi vede nelle nuove generazioni la spinta verso il futuro per un riconoscimento e un consolidamento dei vini di questa terra che ancora hanno tanto da comunicare.

Infine l’azienda Vincenzo Ippolito. Siamo sempre a Cirò, e con Vincenzo si scala una collina di vigna e si chiacchiera della Calabria di oggi, difficile da vivere a causa della ‘ndrangheta che immobilizza e rende difficile tanta parte del commercio vinicolo. Ma lo dice senza perdere l’entusiasmo, anzi con la ferma volontà di chi non si piega ma continua per la propria strada. Una strada fatta di vini eccellenti con un rapporto qualità prezzo davvero eccezionale.

Infine qualche assaggio anche se il consiglio è di scendere giù e girovagare qua e là come abbiamo fatto noi per scoprire le meraviglie della regione.

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