Mollotutto ma ricomincio da tre

di Alessandro Brizi 03/02/17
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Mollotutto ma ricomincio da tre

Gaetano: “cioè, se ti sto dicendo che parto, parto... e poi me ne vaco, Rafè, nun ce ‘a faccio cchiù! Cioè, chell che è stato è stato, basta! Ricomincio da tre!”. Lello: “da zero”. Gaetano: “eh?”. Lello: “da zero! Ricominci da zero!”. Gaetano: “nossignore, ricomincio da... cioè, tre cose me so’ riuscite dint’ a vita, pecché aggia perdere pure chelle, che aggia ricomincià da zero? Da tre! Me ne vaco, nun ce ‘a faccio cchiù. Gaetano era Massimo Troisi e Lello Lello Arena nell’esilarante dialogo simbolo del film “Ricomincio da tre” del 1981 che vide l’esordio dell’artista napoletano come attore, autore e regista. Il film rappresentò un nuovo inizio per la commedia cinematografica italiana, smarcandosi dalle “volgarità” dei lungometraggi anni Settanta per proporre uno stile sobrio, talvolta malinconico, che riscoprì la forza sincretica di una comicità di parola, situazione, gesto e soprattutto fisionomia in grado di far sorridere con garbo e un pizzico di mestizia.

Proprio come Massimo Troisi, anche Paola Sorrentino, napoletana di nascita, barese di adozione e titolare del Birrificio Bari, ha ricominciato da tre prima di intraprendere la carriera brassicola: laurea in biologia (1), prestigioso lavoro in una multinazionale farmaceutica (2) e formazione al Centro di Eccellenza per la Ricerca sulla Birra (CERB) dell’Università di Perugia (3).

La nascita del Birrificio Bari è però legata una scelta ben precisa, ovvero quella di lasciare l’impiego nella multinazionale, divenuto invero precario per la crisi attraversata dal settore farmaceutico non più di tre anni orsono, per intraprendere, nel 2015, una nuova avventura al grido di “mollo tutto”.

La sede del birrificio si trova all’interno della Fiera del Levante, dove la struttura occupa una superficie di più di 600 metri quadrati in grado di ospitare l’area produttiva, uno spazio di degustazione e vendita, un biergarten e una zona dedicata alla didattica.

Lo studio a Perugia e una successiva esperienza al birrificio BirrApulia, al fianco del mastro birraio tedesco Oliver Harbeck, nonché la formazione da biologa, rappresentano i punti di partenza e di forza del progetto Birrificio Bari, dove lo spirito artigianale della produzione incontra storie, ingredienti e simboli della cultura del capoluogo pugliese.

Nasce così la linea 1087, tre birre dedicate a San Nicola (una Lager, una Bohemian Pilsner e una Coffee Stout realizzata in collaborazione con SAICAF, storica torrefazione barese) e la linea Mollotutto, autobiografica interpretazione della bevanda di Cerere che contempla La Bionda (American Pale Ale) e La Rossa (Doppel Bock), nonché“sperimentazioni in bottiglia” realizzate in collaborazione con le Cantine Botromagno (Gravina di Puglia) che hanno dato forma e sostanza all’etichetta Della Vigna, un Barley Wine, maturato nelle botti in cui precedentemente aveva riposato il Pier delle Vigne, vino di punta della cantina.

Lo stile delle birre di Paola Sorrentino è fatto di golosità, piacevole equilibrio nel dosaggio tra dolce e amaro e ricchezza aromatica, così come evidente ne La Rossa (linea Mollotutto) da noi assaggiata. Quest’ultima è infatti una birra dal carattere indipendente, sbarazzino e intellettuale al tempo stesso, proprio come la figura della rossa Marta di “Ricomincio da Tre”, interpretata da Fiorenza Marchegiani, che farà innamorare Gaetano (Troisi) dicendo: “quando c’è l'amore c’è tutto” e sentendosi subito rispondere dall’artista napoletano che “no, chell’è‘a salute”.

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