Il lato nobile di Lanson: Noble Cuvée 2002

Il bello di Vinitaly è che oltre ad incontrare tanti produttori italiani si ha anche l’occasione di incontrare qualche amico che il mercato italiano lo segue anche se la sua produzione è in Francia. Così allo stand dell’importatore Duca di Salaparuta ho incontrato Olivier de la Giraudière, pilastro della Maison Lanson che è tornato ad occuparsi direttamente del mercato italiano, un mercato che secondo i dati del CIVC è in netta ripresa quanto a vendite di Champagne.
La novità di quest’anno è certamente un’anteprima auspicata per molto tempo, almeno da me che avevo avuto l’occasione di degustare questo champagne in occasione di una delle mie visite alla Maison Lanson. Si tratta di Noble Cuvée, il top di gamma che a tutti gli effetti si presenta nell’empireo delle cuvée de prestige in due versioni, la versione Brut e la versione Blanc de Blancs. Prodotto da una accurata selezione di uve provenienti unicamente da villaggi Grand Cru, lo champagne Noble Cuvée è l'essenza dello stile Lanson, perché incarna tutta l'eccellenza che si può ottenere dalla vigna e dal savoir faire della produzione champenoise. Caratteristica dello stile Lanson è il profilo fruttato, la croccantezza e la freschezza, incentrata con sapienza sull’uva chardonnay, un invaghimento temporaneo per Lanson che esula un po’ dal fortissimo legame della Maison con il pinot noir.
Creata da Jean-Paul Gandon, 43 anni in Lanson e chef des caves dal 1982 prima di passare il timone della produzione ad Hervé Dantan, la Noble Cuvée rappresenta un esempio di grande padronanza stilistica. Fu la vendemmia 1979 ad ispirare Gandon per la creazione di questa cuvée de prestige che sovvertiva le usanze della Maison, e che vedeva il pinot noir di Verzenay insieme alle uve chardonnay di Avize e Oger. Prodotta solo in annate di grande materia, la Noble Cuvèe è oggi alla vendemmia 2002, e finalmente arriverà anche sul mercato italiano, si dice molto presto. Nell’attesa non ci resta che scoprirne insieme i segreti.

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