Nicolas Feuillatte e l’enchantement di Palmes d’Or 2006

di Chiara Giovoni 10/11/17
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Nicolas Feuillatte e l’enchantement di Palmes d’Or 2006

Nicolas Feuillatte è il marchio di cooperativa che associa il maggior numero di viticoltori della Champagne, oltre 5mila conferitori.

Non è mai stato un momento così florido per il mondo della cooperazione vinicola italiana come ora, con grandi risultati in termini di qualità e di sostenibilità, ed è confortante vedere come anche all’estero ci siano delle best practice di cui tenere conto. Emblematico è il caso di Nicolas Feuillatte, il marchio di cooperativa per il Centre Vinicole – Champagne Nicolas Feuillatte che associa il maggior numero di viticoltori della Champagne. Ben 82 cooperative, con più di 5.000 conferitori, per oltre 2.250 ettari di vigne equivalenti, attorno al 7% dell’intera regione . Una crescita produttiva che ha portato a superare le 10,4 milioni di bottiglie a marchio Nicolas Feuillatte (anche se in realtà ne vengono prodotte in tutto tra i 16 e i 18 milioni all’anno), e che si traduce in un fatturato nel 2016 di 202 milioni di Euro. Una cifra impressionante che mette il marchio Nicolas Feuillatte al primo posto in Francia e al terzo posto nel mondo  (dietro Moët et Chandon e Veuve Clicquot del gruppo LVMH) e che è lo specchio del peso sociale che una realtà cooperativa come questa può avere nei confronti dei viticoltori dell’intera regione.

L’Italia è un mercato molto importante per il consumo di Champagne e per questo il responsabile marketing Olivier Legrand, affiancato da Gwenaelle Ramond export area manager southern Europe - che in Italia ha scelto Valdo per l’importazione e la distribuzione - lo considerano strategico soprattutto per l’alta gamma dei Grand Cru. Per finire coi numeri, le uve che transitano da CV-CNF provengono da 13 dei 17 villaggi Grand Cru, 33 dei 42 Premier Crus e 259 di tutti i 320 altri Crus della denominazione Champagne. E questi ultimi dati sono invece importanti per comprendere quale enorme lavoro ci sia dietro la realizzazione delle differenti cuvée, sì millesimate ma soprattutto “non vintage”.

Per questo dopo due anni di serrati lavori e un investimento di 25 milioni di euro,  Nicolas Feuillatte ha inaugurato una nuova sede, con un centro aperto ai visitatori per mostrare il titanico savoir-faire che si cela dietro questi champagne. La mole delle attività impone la presenza di figure chiave, che principalmente sono tre, a cominciare da Christophe Juarez, nominato lo scorso maggio Direttore Generale del Centre Viticole. A supervisionare la produzione c’è Chef des Caves Guillaume Roffiaen, che ha istituito un team di 5 enologi per presidiare ogni fase, dal coordinamento delle operazioni in vigna agli assemblaggi - e per questo l’ha denominato Comité d’Oenologie Créative– mentre ad accompagnare la creazione degli champagne c’è David Henault. Lui ha lo stesso ruolo che svolge il "naso" di una Maison di profumi, perché con la sua sensibilità sceglie tra le fragranze di oltre 150 vini delle tre varietà di uve a disposizione, per associarle in sottili armonie e trovare l'accordo perfetto.

Un esempio è la cuvée de prestige Palmes d’Or, con la sua particolare bottiglia che al tatto ricorda una collana di perle, un’eleganza cui si ispira nelle migliori annate lo Chef des Caves per realizzare un emblema delle capacità non solo numeriche ma qualitative del marchio Nicolas Feuillatte.

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