Dalla Reggia al Vinicolo

di Antonella Amodio 24/08/16
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Dalla Reggia al Vinicolo

In una stradina caratteristica del centro storico di Caserta che porta direttamente all'ingresso della Reggia Vanvitelliana, si trova un locale frequentato dagli amanti della buona cucina e del buon bere: Al Vinicolo. L'apertura risale a otto mesi fa e la competenza dello staff in materia di food & beverage, nonché la passione e l'entusiasmo che li accomuna, lo hanno portato in brevissimo tempo ad avere il consenso meritato. È un locale a due facce: Wine bar dalle ore 17 con proposte di vini al bicchiere accompagnati da finger food e ristorante dalle ore 19:30 in poi nelle due sale che ospitano una quarantina di posti a sedere.


L'ambiente è piacevolmente informale e i toni caldi dell'arredo creano un'atmosfera rilassata, enfatizzata anche dalle scelte musicali che fanno da sottofondo. L' accoglienza di Graziella, Doriano e Marco - unita al servizio premuroso - consente una sosta "ristoratrice" più appagante e lunga. In bella vista - separata dal resto del locale da un vetro - una griglia enorme fa da schermo visivo per seguire la preparazione di carni e pesce. Ma veniamo ai piatti proposti improntati su cotture leggere e immediate nel pieno rispetto della rotazione stagionale.
Il menù gioca sulla tradizione - nello specifico i piatti sono prevalentemente a base di baccalà - e ulteriori divagazioni creative di cucina di terra e di mare. Vale la pena assaggiare come antipasto le polpette di baccalà alla Luciana ( sono un must del ristorante) oppure il gambero scottato su coulis di pane viola, o  passando a scelte di terra alla classica mozzarella di bufala campana servita con Parma.
I primi piatti evidenziano la competenza dello chef in materia di cottura e abbinamenti; ottime le linguine con vongole veraci e zucchine con tarallo di Leopoldo, e vi invito ad assaggiare anche le mezze maniche all'amatriciana di gamberi rossi di Mazara, una vera delizia. E poi ancora i fusilli con baccalà, uvetta, pinoli e olive, e il cavatello con ricotta dura, limone e pistacchio di Bronte. Per i secondi si può scegliere tra il baccalà fritto - classica pietanza della tradizione campana - oppure il baccalà in crosta di pomodori secchi e olive nere, o lasciarsi tentare dall'ottimo filetto di manzo alle erbe aromatiche del Matese. Io ho scelto il calamaro scottato su coulis di piselli e pane alle rape rosse e non me ne sono pentita.


Per finire in dolcezza, in questa stagione oltre alla millefoglie con chantilly al limone e ciliegie di Pontelatone la proposta si orienta su mousse o semifreddi di frutta.
La carta dei vini è essenziale ed è curata dal sommelier Marco Martufi che ha scelto di dare ampio spazio alle cantine locali, con una buona presenza di vini nazionali ed esteri. Non mancano le birre artigianali e una mini selezione di distillati. Al Vinicolo è questo ed anche incontri con i produttori, corsi di avvicinamento al vino, all'olio e alla birra e serata a tema osando cucina, cultura e musica di altri paesi.





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