Più che rumors è Baccano

Non scrivo quasi mai di ristoranti o di wine bar, è argomento che lascio a chi è più specializzato di me. Però, avendo anch’io un po’ di mestieraccio, qualche volta mi lascio prendere la mano e faccio qualche strappo alla regola.

Stavolta dedico la cosa a un vero fenomeno di costume e a un successo travolgente che vedono come protagonista un ristorante polifunzionale che si chiama Baccano e che si trova a due passi dalla Fontana di Trevi a Roma. Un mix virtuoso, che vede una location molto efficace, un'offerta gastronomica di qualità (merito dello chef Marco Milani) a costi ragionevoli, un servizio professionale e veloce, una lista dei vini molto ampia, con etichette proposte a prezzi sorprendentemente convenienti, un bancone bar lungo dieci metri dove la mattina si fa colazione e la sera vengono preparati ottimi cocktail (è il regno del bar manager Luca D’Amato). Apertura continuata dalle 10 di mattina all’1 di notte circa.

Il risultato? Un successo travolgente, centinaia di coperti al giorno e circa 45.000 bottiglie di vino vendute nel 2015, ben più di cento al giorno. Il merito è del direttore Fabio Casamassima, che è riuscito a creare un locale che è moderno, funzionale, efficiente, accogliente, dove si possono spendere pochi euro per un panino e una birra o centinaia per una cena con vini di alta qualità. Una risposta alla crisi, dove tutti possono sentirsi a loro agio qualunque sia il budget a disposizione per la serata, una dimostrazione - dal punto di vista gestionale - che ascoltare le esigenze del pubblico è sempre una buona ricetta.