Nobile? Quante sorprese

di Riccardo Viscardi 04/07/17
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Nobile? Quante sorprese

La nuova enoteca nella Rocca di Montepulciano, il sorprendente livello dell'annata 2014, un'alleanza tra produttori per la promozione all'estero: queste le novità per il Vino Nobile.

Chi non entra dall'anno scorso alla Rocca di Montepulciano avrà una bella sorpresa: la nuova enoteca del Nobile  finalmente finita. Un vero spettacolo, finalmente una bella struttura dove degustare moltissimi Vino Nobile tutti rigorosamente a temperatura e con battente d’azoto immesso nelle bottiglie per evitarne il degrado. Ma non basta: un magnifico bancone e dei tavolini comodi e ben fatti dove si possono assaggiare anche piatti freddi. Ma la vera meraviglia sta sotto i piedi. Un pavimento trasparente fa camminare su magnifiche rovine di età romana ed etrusca  con in bella vista una bellissima cisterna. Insomma una sede spettacolare con una vista ancora più suggestiva.

Per noi è stata la prima sorpresa dell'anteprima di febbraio, insieme a quella offerta dagli assaggi del Nobile 2014 : risultati positivo con un posizionamento superiore alle altre denominazioni a base sangiovese che presentavano la stessa annata. In barba a qualche giovane lince, la quota tannica - spesso tallone d’Achille della denominazione soprattutto nei terreni più grassi - si è rivelata in molti assaggi maggiormente equilibrata e ben integrata con strutture mai opulente ma sempre piacevoli e talvolta succose. Un segno della buona interpretazione di questa annata da parte dei produttori più abili. Ricordando inoltre che i prezzi del Nobile di Montepulciano  sono spesso molto competitivi, abbiamo ottime ragioni per portarcelo a casa e bercelo con felicità.

Anche per quanto riguarda le Riserve 2013  il livello ci è parso convincente, con vini che stanno prendendo una buona identità territoriale anche se talvolta manca la continuità qualitativa sulla singola azienda.

L'altra novità del 2017 è più politica ma è importante. Sei delle migliori aziende del territorio hanno deciso di fare gruppo per innalzare l’immagine della denominazione all’estero e indipendentemente dal Consorzio (pur senza contrasti) hanno iniziato a proporre i loro vini tutti insieme nei mercati esteri più appetibili sotto il cappello: The Alliance . Le aziende sono Antinori, Avignonesi, Boscarelli, Dei, Salcheto e Poliziano. Nomi di grandissima importanza per il territorio che hanno trovato un obbiettivo comune e una voglia d’insieme che ci piace molto. Finalmente una vera sinergia.

Di seguito sei vini che ci sono piaciuti dando la precedenza ad aziende poco conosciute.

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