Una grande famiglia veronese

di Riccardo Viscardi 03/11/16
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Una grande famiglia veronese

La Tommasi della Valpolicella ha una lunga storia che parte ufficialmente con l’Amarone del 1959. Sebbene la tradizione famigliare sia ancora precedente nella produzione di uve e vini, ci piace pensare che l’uscita del vino simbolo del territorio veronese  sia il vero inizio. L’azienda da quel tempo è cresciuta moltissimo con investimenti importanti anche in altre regioni italiane. Il totale di ettari vitati sfiora i 600: oltre che nella zona limitrofa del Bardolino e del Lugana, la famiglia ha altre proprietà. Ben tre in Toscana: Montalcino, Scansano e Pitigliano, una acquisita recentemente in Oltrepò Pavese per avere le basi spumanti e una in Puglia. L’azienda si è anche espansa nel settore della ospitalità con alberghi,  ristoranti e bar. Siamo quindi di fronte a una famiglia di imprenditori di successo.

 


Sul fronte dei vini, però, non è stato ancora espresso il potenziale che ci si aspetterebbe e le nuove generazioni sono molto impegnate a raggiungere questo risultato. I vigneti sono situati nell'areale classico dell’Amarone e incidono in zone di particolare pregio: la Conca d’Oro, la Groletta e Ca' Florian, la culla dell’azienda dove nasce il San Florian, l’Amarone del quale si festeggiano i 50 anni dalla nascita. Un vigneto particolarissimo con l’impianto a classica pergola veronese nella quale in azienda credono moltissimo. Un'altra particolaritàè che il vigneto è terrazzato a causa del grande pendio. A formare le terrazze le “marogne” che è il nome che qui si dà ai muretti a secco e che servono a contenere il dilavamento del terreno e a consolidare il terrazzamento. La cantina è molto funzionale ed è stata ampliata nel tempo con grande razionalità e senza incidere sul paesaggio circostante. All’interno abbiamo una tecnologia di buona fattura con una ottima catena del freddo e anche un tino in legno per l’Amarone San Florian. L’invecchiamento prevede sia botti classiche in rovere slavo che tonneau e barrique, ma in cantina c’è anche una monumentale botte da 150 ettolitri una vera rarità che varrebbe da sola la visita. Una novità recente è il nuovo fruttaio nelle vicinanze del vigneto Groletta. Un fruttaio moderno con una buona tecnologia per l’appassimento e un controllo accurato di alcuni parametri come umidità, temperatura e movimento aria, che andrà progressivamente a sostituire e a integrare quello nella sede aziendale, molto più spartano. Il mercato dell’azienda è estremamente spostato sull'estero, che rappresenta circa l’80 % del totale.

 


Nell’anniversario dei 50 anni dell'Amarone Tommasi nella splendida cornice della bottega del vino a Verona abbiamo fatto una miniverticale dell’Amarone festeggiato con una sorpresa finale rappresentata dall’Amarone 1969 ancora in ottima forma.

Di seguito le annate di Amarone San Florian degustate; una precisazione si tratta di un Amarone tradizionale che non ha mai seguito le mode dei grandi zuccheri residui o delle dolcezze estreme ma per l’azienda il concetto era ed è: un Amarone da bere a tavola, quindi nessuna deriva muscolare ma una ricercata eleganza e bevibilità.

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