Un compleanno inaspettato

di Riccardo Viscardi 07/01/16
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Un compleanno inaspettato

Era tanto tempo che non incrociavo lo staff Frescobaldi , ma l’invito di Tiziana (Frescobaldi) giunto con una piacevole e amichevole telefonata, mi ha messo di buonumore. Anche lei era scomparsa per un po’ di tempo dalle logiche della maison e il suo rientro mi fa ben sperare per questo importante brand toscano. Il festeggiato era il vino Luce che con l’annata 2012 compie ben vent’anni. Non sono tantissimi ma sono percorsi velocemente. Figlio di una joint-venture stellare nei nomi, Frescobaldi-Mondavi, e nel territori , il mio amato Montalcino, voleva unire due anime con un prodotto che agli inizi anni '90 era un classico. Un blend di sangiovese e merlot che i Frescobaldi producevano nella bellissima tenuta di Castelgiocondo.

La prima versione del 1993 fu molto interessante con un sangiovese nervoso che era maggioritario nel blend e dava una beva molto italiana, quindi non troppo voluminosa e di buona acidità. Poi nel tempo l’azienda ha dato il “vantaggio” al merlot soprattutto per avvicinarsi maggiormente al gusto imperante in quegli anni, morbido e ligneo, che tanto affascinava il mercato migliore per questo vino: il Nord America. Il compleanno è stato festeggiato al ristorante Il Pagliaccio di Roma, che ha dedicato una parte della cantina all'etichetta toscana. Una cucina ottima, creativa ma dai sapori ben definiti e con un grandissima professionalità anche in sala. Un plauso al sommelier Matteo Zappile per l’accurata scelta dei bicchieri in funzione dell’annata di Luce in degustazione. Sono queste le cose che fanno la differenza tra chi interpreta e chi è ingabbiato nella consuetudine.

Abbiamo accennato alle annate; solo tre ma scelte con estrema accuratezza. Erano presenti la 2012 , ultima nata, la 2001 e la 2006. Una scelta estremamente felice dicevamo, che ha convinto anche i più scettici sulle potenzialità di questo vino. Bisogna dire che talvolta è la mano dell’uomo inspirato dal marketing, ad indirizzare i vini verso mete lontane dalle loro origini enfatizzando aspetti che oltre a banalizzarlo lo rendono alieno al territorio di provenienza. In certe annate e in certe derive stilistiche Luce ha sofferto di questa espressione estremamente muscolare e con una concia lignea decisamente stucchevole, ma certi mercati lo hanno sempre sostenuto e comprato nonostante il prezzo non sia molto “popolare”.

Bella e variegata la compagnia dei commensali, pochi, e di varia nazionalità, oriente, Russia, Brasile le zone rappresentate. Compagnia variegata e non ingessata che ha creato un'atmosfera vivace, talvolta quasi accalorata ma molto divertente.
 





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