Château Petit-Village, piccolo domaine a Pomerol

di Giovanni Curcio 12/04/18
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Nella denominazione dove regna il merlot, l'azienda Petit-Village mostra di avere terreni e tecnica giusta per produrre ottimi Pomerol.

Permettetemi una breve introduzione. Il comune di Pomerol è famosissimo per i suoi grandi vini, primo tra tutti Pétrus, il che lascia pensare che sia uno dei pilastri della storia della viticoltura francese. In realtà non è affatto così, in quanto la fama di questi grandi vini, che hanno avuto proprio Pétrus come capolista, è nata a cavallo tra la prima e la seconda guerra mondiale, quando i fratelli Moueix vi si trasferirono comprando prima un négoce di vini e poi Pétrus.

Basti pensare che mentre molte denominazioni prestigiose del bordolese avevano una classificazione istituzionalizzata fin dal 1855, questa denominazione beneficiava solo di qualche pagina nella guida dei vini di Crocks & Ferret.

Petit-Village è uno château di 10 ettari che si incunea in tra Pomerol e Saint Emilion, i suoi vicini sono Pétrus, l'Eglise, La Conseillante e Bellegrave, tutti nomi di fama mondiale. La forma triangolare del domaine gli permette di attraversare le nature di suolo più variegate, dal calcare a nord fino a una bellissima e finissima argilla calcarea (la punta del triangolo) che è adiacente a Pétrus e la Conseillante. Il suolo è importantissimo in questa denominazione, in quanto si predilige il calcare per il cabernet sauvignon e il franc mentre l’argilla per il merlot che qui è il padrone di casa. Il vino principale del domaine infatti è composto dal 75% di merlot e il resto in parti quasi uguali per i due cabernet.

Altrettanto importante del suolo è il clima: non bisogna mai dimenticare che il prestigio e la qualità dei vini di Bordeaux sono dovuti sì alla ricerca, al commercio etc., ma soprattutto al vento che è onnipresente e fastidiosissimo ma che regola le temperature nei periodi caldi e freddi dell’anno.

La vigna è trattata in agricoltura ragionata con una particolare attenzione alla confusione sessuale, alla quantità importante di lombrichi e coccinelle e inoltre la lavorazione dei suoli è fatta con i cavalli per permettere alla terra una maggiore ossigenazione. Al momento della visita, nonostante un temporale spaventoso, la squadra di Petit-Village era impegnata nella legatura.

La cantina è proprietà di Axa Millesimes, già proprietaria di Château Pichon-Baron, Quinta do Noval in Portogallo e domaine de l’Arlot a Nuit Saint Georges.

Nonostante un'apparenza molto moderna, Petit-Village è forse uno dei più classici di Pomerol, con brevissime macerazioni, fermentazioni in cemento (con vasche a temperatura costante), filtraggio con chiara d’uovo e maturazione in barrique da 225 litri di origine rigorosamente francese (non a caso le marche sono Taransaud, Ana Selection etc…). I vini prodotti sono due: Petit-Village e le Jardin de Petit-Village.

PS. Alla fine della visita una cosa mi ha sorpreso, nonostante il temporale da spavento, passando accanto alle vigne di Pétrus, tutto era asciutto e mite, microclima o coincidenza ?

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