Caterina Dei, il vino e la musica

di Livia Belardelli 31/01/17
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Caterina Dei, il vino e la musica

Caterina Dei è l’anima di Cantine Dei, azienda toscana ai piedi di Montepulciano. Un’anima musicale che ben si incastona in questo paesaggio di vigneti a perdita d’occhio, una suggestiva cantina e una struttura ad anfiteatro che sembra fatta ad arte per suonare e cantare davanti a una platea che in una tiepida serata primaverile ascolta sorseggiando un calice di nobile di Montepulciano. Anima musicale, Caterina è nata nelle campagne di Montepulciano respirando i profumi dell’uva e dei vigneti ma ha poi deciso di andare a Siena per laurearsi e seguire la passione per la musica. È negli anni ’90  che torna a casa e si trova, quasi senza volerlo, a prendere in mano l’azienda di famiglia, lasciando convivere le sue due passioni, canto e vino, all’interno della sua vita.

Comincia così ad occuparsi – insieme all’enologo Paolo Caciorgna – dei cinquantacinque ettari vitati provenienti dalle quattro diverse zone di produzione da cui nascono i vini dell’azienda. L’area di Martiena e La Piaggia si caratterizzano per un sottosuolo di arenaria, i vigneti de La Ciarliana sono ricchi di calcare e argilla, mentre nel vigneto Bossona – 13 ettari con piante dai 16 ai 26 anni e un impianto di circa 4000 ceppi per ettaro – nasce il vino omonimo, cru di Nobile che beneficia del sottosuolo di arenaria calcarea, conchiglie e fossili.



Il simbolismo della conchiglia torna nella sinuosa scala a chiocciola che introduce alla cantina e che richiama appunto il sottosuolo di fossili che è la forza del Bossona. Anche la cantina, con il suo mix di legno, vetro e soprattutto travertino – lavorato dalla famiglia e passione del padre di Caterina –è un luogo seducente e suggestivo, palcoscenico sui generis per la voce di Caterina e per la degustazione dei suoi vini.

D’altronde vino e musica, ci dice Caterina, condividono un linguaggio immediato e universale, quello dei sensi.

Nella produzione aziendale se il Nobile la fa da padrone, spazio è lasciato anche a malvasia, grechetto e trebbiano per quanto riguarda le uve a bacca bianca e anche a cabernet sauvignon, syrah e petit verdot che insieme al sangiovese compongono il blend del Sancta Catharina. A ognuno di questi vini si potrebbe abbinare una canzone interpretata da Caterina (le trovate tutte sul sito di Cantine Dei e potete fare la vostra personale scelta). Il Bossona lo assocerei a Summertime, per gli altri temo che dovrò procedere con altre degustazioni di vino… e musica.

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