Krug Vintage 2002: l’anteprima dell’annata perfetta

di Chiara Giovoni 12/02/16
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Krug Vintage 2002: l’anteprima dell’annata perfetta

Il 3 febbraio nelle incredibili stanze della Villa degli Atellani che circonda la Vigna di Leonardo a Milano, Olivier Krug ha esordito con questa frase: “Sono qui per rispondere a una domanda che voi giornalisti e Kruglovers mi fate da quasi 4 anni, ovvero quando uscirà il 2002?”. Dopo un’attesa durata davvero a lungo, finalmente la Maison ha presentato in Italia lo champagne Krug 2002, anticipato lo scorso anno dall’uscita del 2003, annata considerata più pronta a lasciare le cantine della Maison di Reims. Krug 2002 è stato ribattezzato "Ode to nature”, omaggio alla natura, una dichiarazione importante che sancisce in via definitiva il ruolo fondante di un'annata perfetta nella creazione di un grande champagne millesimato.

Ogni millesimato Krug viene creato con l’idea di esprimere l’esclusivo carattere di una singola vendemmia, cogliendo l’essenza peculiare dell’annata, e cosìè stato per Krug 2002. Un’annata perfetta, dove la vera straordinarietà sta nell’eccezionale equilibrio delle uve, i tre vitigni della Champagne in uno stato di grazia dopo un’annata generosa, con temperature miti e stabili e un clima relativamente asciutto, ideale per una maturazione perfetta. L’anteprima alla stampa italiana era stata anticipata dalla presentazione in USA e a Londra, e già Michael Edwards, il wine-critic più autorevole sul mondo dello champagne, aveva dichiarato in un articolo di gennaio su Decanter che Krug 2002 “gioca in un altro campionato”. Dopo la presentazione anticipata dell’annata 2003, in cui il caldo sahariano più potente dal 1882 aveva messo a dura prova le uve della Champagne con una vendemmia agostana, Krug riporta sul mercato l’attenzione allo stile distintivo della Maison, grazie alla 2002, un’annata che gli incontentabili definiscono “troppo perfettina”.

Certo, è stata una vendemmia facile con uve in perfetto stato e maturità armoniosa con una freschezza precisa e una sanità invidiabile, ma proprio per questo, finalmente liberi dalle turbolenze delle vendemmie difficili, anche Eric Lebel, chef des caves della Maison Krug, ha potuto realizzare questo trionfo di stile e generosità della natura, un vero capolavoro che ci ricorderemo molto, molto a lungo.

Olivier Krug ha presentato Krug Vintage 2002 indicando il Krug ID per decifrarne i segreti attraverso l’App Krug (ID: 414071) e invitando all’assaggio accompagnato dalle note profonde della canzone “No love dying” di Gregory Porter. Un’esperienza sublime.

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