Berlucchi ’61 Nature 2009, alfiere di Franciacorta

di Chiara Giovoni 25/03/16
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Berlucchi ’61 Nature 2009, alfiere di Franciacorta

Il nome Guido Berlucchi rappresenta un pilastro nel panorama italiano del vino, ed è stato indubbiamente anche grazie alla dedizione e alla capacità imprenditoriale della famiglia Ziliani che la storia spumantistica italiana è arrivata ad affermarsi a livelli di eccellenza.  La storia di questa azienda, ma in realtà di tutta la Franciacorta, deve il suo successo alla pionieristica attività dell’enologo Franco Ziliani, e poi dei suoi figli Arturo, Cristina e Paolo, oggi veri ambasciatori del Franciacorta.
Fu infatti Franco Ziliani insieme a Guido Berlucchi e Giorgio Lanciani a portare avanti le prime sperimentazioni franciacortine del metodo classico, producendo nel 1961 la prima cuvée di Pinot di Franciacorta Méthode Champenoise. Ed è a quella data che è dedicata la gamma di Berlucchi ’61, che accanto a Satèn, Brut e Rosé da oggi vede una nuova etichetta, il Berlucchi ‘61 Nature Millesimato.  


Dopo oltre 50 anni la Guido Berlucchi continua ad evolversi, soprattutto con le scelte in vigna, avendo avviato la conversione a biologico dei propri vigneti. Proprio la maggiore attenzione al vigneto ha permesso ad Arturo Ziliani di selezionare le vigne tra Corte Franca e Provaglio d'Iseo con un’età media di 15 anni, dove le uve erano più adatta alla produzione di un nuovo Franciacorta Nature. Complice l’annata 2009, che ha rappresentato una vendemmia particolarmente felice, è stato creato un assemblaggio di chardonnay con un saldo di pinot nero, che ha trascorso circa 60 mesi sui lieviti per acquisire equilibrio e complessità.
Il destino di questo nuovo Franciacorta è segnato già dalla modalità in cui la famiglia Ziliani ha scelto di presentarlo alla stampa, ovvero a tutto pasto con una cena creata dal bravo chef Antonio Guida al ristorante Seta del Mandarin Oriental di Milano. Un percorso attraverso sapori intensi, con una certa ricchezza aromatica e un caleidoscopio di gusti, che è stato sostenuto senza inciampi dalle bollicine di Berlucchi ’61 Nature 2009, lasciando intendere al pubblico che è quella la strada che la nuova etichetta dovrà percorrere. Non più relegato al momento dell’aperitivo o del brindisi disimpegnato, anche il Franciacorta di Guido Berlucchi si affaccia alla ristorazione con un nuovo interessante alfiere, uno spumante che secondo le parole di Arturo Ziliani “incarna la più pura espressione del territorio, descrivendone anche l’anima più vera, schietta”.

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