La fragrante Su ‘na Rota di Contromano

di Alessandro Brizi 30/06/17
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La fragrante Su ‘na Rota di Contromano

Contromano è un micro birrificio nella periferia di Roma creato dai giovani Michele, Matteo, Luca e Paolo. Su ‘na Rota è la loro European Pale Ale, una birra duttile e di grande godibilità.

Una delle leve più prolifiche dell’imprenditoria giovanile odierna in Italia è rappresentato dalla creazione di microbirrifici. Investimenti, idee, agevolazioni, contratti di affitto e mutui garantiti sono spesso gli strumenti operativi di un sogno fatto di acqua, luppolo e orzo; una speranza giovanile anche per chi, talvolta, proprio giovanissimo non è. A fronte di tale dinamismo, che vede i microbirrifici crescere ininterrottamente da oltre 12 anni  a questa parte (nel 2016 si sono raggiunte le 1.241 unità produttive), lo Stato italiano non aiuta per niente la categoria (la maggior parte dei fondi sono cofinanziati dalla Ue e dalle Regioni).

Tali realtàMade in Italy infatti, il cui 45% fattura meno di 100mila euro l’anno  e quasi la metà conta anche meno di un dipendente, vengono trattate, a livello fiscale, esattamente come le grandi multinazionali della birra; la stessa cosa avviene nella gestione degli adempimenti che, come da tradizione italica, non sono affatto semplificati per chi non ha turme di impiegati amministrativi. Al contrario, ma parliamo Paesi di gran lunga superiori al nostro dal punto di vista dell’efficienza della gestione pubblica, in Germania e in Belgio chi apre un microbirrificio viene sostenuto e aiutato, così come le direttive della Ue, invero, già prevedono. È ovvio che in Italia la lobby dell’alcol non è certo rappresentata dalla filiera-birra, tuttavia rimane sconcertante l’atteggiamento delle Istituzioni di fronte a un fenomeno che ha levato molti giovani dalla disoccupazione , rivelandosi, nei fatti, molto più proficuo dell’inutile welfare in salsa amatriciana che ci contraddistingue.

In quest’ottica i giovani che fanno impresa con la birra rappresentano una sorta di eroi nelle varie economie locali: dei baluardi di tipicità e di tenacia, nonché dei creativi che simboleggiano al meglio lo spirito della nostra terra.

Tra questi eroi, raccontiamo la storia di Michele, Matteo, Luca e Paolo del birrificio romano Contromano , giovane realtà brassicola, appena fuori il Grande Raccordo Anulaere (dopo Torre Maura), ad alto tasso tecnico e creativo. Professionalità e inventiva  sono le caratteristiche di quest’azienda che sciorina birre molto precise e “pulite” nello stile, con tocchi d’ingegno nel nome e nel packaging. Iniziamo da quest’ultimo: accattivante, diretto, piacevole, fantasioso ma estremamente comunicativo e, soprattutto, frutto della fantasia e della perizia di una giovane designer italiana che vive e lavora a Londra e risponde al nome d’arte di Kero, al secolo Rosamaria. «Siamo orgogliosi delle nostre etichette – ci confida Matteo Zampi, socio fondatore del microbirrificio – sono molto belle e ci rappresentano perfettamente nel loro stile giocoso».

Giocoso o no, il lavoro brassicolo dei quattro amici di Contromano è davvero serio e di alta qualità, declinato in una gamma di 9 birre  (Opera Prima, Su na’ Rota, Bipolare, Serpe ‘n Seno, Mare Nero, Sopra la Panca, Jam Session, Mirakel e 24H), tutte molto diverse tra loro (da Lager a Milk Stout) e piacevoli al contempo, capaci di spaziare tra luppoli e malti differenti, ma anche riempire tutte le occasioni per bere una birra, nonché in grado di fronteggiare mille abbinamenti.

A rappresentare il lavoro di Contromano abbiamo scelto Su na’ rota, verosimile metafora di come questi eroi del Made in Italy, lavorano per diffondere la cultura brassicola in Italia, nonostante l’Italia stessa.

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