Al Zabir, la birra con la dolcezza dello zibibbo

di Mauro Ricci 19/01/18
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birra irias al zabir i soci birrificio siciliano

Al Zabir è l'Italian Grape Ale del birrificio siciliano Irias, figlia di malto d'orzo e di uva zibibbo passita.

Salvatore (Turuzzu) Blandi è un giovane homebrewer di Sant'Agata di Militello, in provincia di Messina, e vive nei pressi di contrada Irias. In un tranquilo fine settimana estivo, tempo di mondiali di calcio, tanto caldo e tanta voglia di stare insieme, si presenta agli amici di sempre con una scatola di bottiglie da 66cc e rivela: "Sono le mie birre. Provatele". Era il 1994.

La storia della birra Irias è una storia di famiglia e di amicizia che ha portato quattro appassionati (Massimo Costanzo, Matteo Olivo, Franco Blandi e Salvatore "Turuzzu" Blandi, il birraio), a concepire il disegno un po' folle di fare impresa. Passato il tempo perché il mercato maturasse, individuata la migliore acqua sorgiva che viene dai Nebrodi, ricercate materie prime del territorio da unire all’acqua, all’orzo e al luppolo, elaborate ricette provate e sperimentate, finalmente l’associazione fra amici diventa impresa e nel 2013 parte il birrificio Irias.

La prima birra prodotta è una riuscita fusione dei profumi dei colori dei sapori del fico d'India con quelli di una Belgian Speciality Ale in cui un dosaggio e una scelta attenta e sapiente dei malti e dei luppoli inglesi consentono una esplosione controllata dell’originale frutto siciliano in una birra di facile accattivante bevuta, asciutta e scorrevole.

Dopo questo primo successo, messo a punto con meticolosa fatica, sono seguite altre ideazioni. L’Ambra con buccia di arancia siciliana, l’Aura in cui compare una aromatizzazione con uva passolina, la Cincu Tummina, un "Tumminu" (Tumulo, misura antica del terreno coltivato) per ogni grano antico siciliano (bidì, maiorca, russello, perciasacchi, tumminia) messo nel mosto, da cui una birra in cui il gioco forse un poco graffiante di tanti cereali crea un risultato fresco con sentori di terra di erba addolciti dai malti.

L’ispirazione è tendenzialmente a stili europei, inglesi e belgi, con aromatizzazioni che prendono il più possibile dal territorio siciliano. Questo obiettivo vede un ulteriore passo avanti con il progetto già avviato di coltivare l’orzo e il luppolo in proprio.

Tratto da Cronache di Gusto

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