Vinitaly 2017: i 12 vini da non perdere

di Daniele Cernilli 08/04/17
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Vinitaly 2017: i 12 vini da non perdere

Siete al Vinitaly confusi davanti alla ricchezza dei vini presenti e non sapete cosa andare ad assaggiare? Venite al Padiglione 10 Stand A4-B4. La selezione di DoctorWine vi stupirà e accontenterà. I consigli di Daniele Cernilli

Come ho detto a Fabrizio Carrera, direttore di Cronache di Gusto, che mi ha chiesto quali sono per me 12 vini imperdibili di questo Vinitaly, mi faccio un po’ di pubblicità. Vorrei invitare tutti i lettori di DoctorWine (e naturalmente anche di Cronache di Gusto, e non solo) presenti al Vinitaly al nostro stand al padiglione 10 (quello del Piemonte) A4-B4. 

Lì troverete ben 89 vini nei dispenser (nonché 9 spumanti serviti dai sommelier) che potrete assaggiare come e quando vorrete. Ed è fra quelli che scelgo stavolta i miei 12 vini imperdibili, perché la selezione che abbiamo operato mi consente di sceglierne alcuni veramente eccezionali e per niente banali. Quindi comincio.

Numero uno, Costa d’Amalfi Furore Bianco Fiorduva 2015 di Marisa Cuomo , un grande vino che fa pensare ai profumi dei limoni d’Amalfi canditi, in versione straordinaria. Molto giovane, ma anche estremamente promettente. Numero due, Alto Adige Terlano Pinot Bianco Vorberg Riserva 2013 della Cantina Terlano . Versione eccezionale di un grande classico dell’Alto Adige. Numero tre, Friuli Colli Orientali Biancosesto 2015 de La Tunella , da ribolla gialla e friulano in parti uguali, uno fra i più convincenti blend bianchi, in versione storica. Numero quattro, Soente 2016 di Falesco , bianco laziale da uve Viognier, esotico e agrumato nei profumi, dalla bevibilità pericolosa. Numero cinque, Vermentino di Sardegna 2016 di Audarya  ottimo e dal prezzo molto ragionevole. Numero sei, Vernaccia di San Gimignano Campo della Pieve 2015 de Il Colombaio di Santa Chiara . Mi espongo? Il miglior bianco toscano della sua annata, semplicemente.

 

Andiamo con i rossi. Numero sette, Primitivo Es 2015 di Gianfranco Fino , non sarà più Doc, ma è una delle migliori versioni di sempre, ricco ed elegante. Numero otto, Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Neromoro Riserva 2013 di Nicodemi , in grande spolvero, possente e ricco come forse mai. Numero nove, Brunello di Montalcino 2012 di Caprili , sorprendente e molto credibile. Numero dieci, Montecucco Sangiovese Poggio Lombrone Riserva 2013 di Colle Massari , il migliore di sempre. Numero undici, Chianti Classico Riserva 2013 di Querciabella , a un passo dalla perfezione, nel suo genere, un vino grandissimo. Numero dodici, Barolo Corda della Briccolina 2012 di Batasiolo , azienda spesso sottovalutata dagli “enofighetti” ma che in assaggio coperto mette dietro fior di nomi gettonatissimi. In questo caso la versione di questo vino è assolutamente superba.

Ed ecco tutti i vini selezionati:

 






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