Mastroberardino Stilema: Il più grande Fiano di sempre

di Daniele Cernilli 12/04/18
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Piero Mastroberardino ci ha presentato in anteprima il nuovo Fiano di Avellino Stilema del 2015, un fuoriclasse assoluto, elegante e di magica finezza. 

Da sperimentato e anzianotto critico e assaggiatore di vini rischio sempre di essere un po’ cinico e annoiato quando un produttore mi presenta un suo nuovo vino. Le cose cambiano un po’ se chi lo fa è qualcuno che viene da una grande tradizione familiare, come è stato nel caso di Piero Mastroberardino. E cambiano molto, fino a colpirmi in modo profondo, se poi il vino che mi viene fatto assaggiare è un vero capolavoro.

Non è un caso che Piero lo abbia chiamato Stilema e non è un caso che sia un Fiano di Avellino, un vino riscoperto e reinventato da suo padre Antonio nell’immediato dopoguerra, alla fine degli anni Quaranta, quando quel vitigno e quel vino restavano solo nei ricordi di antiche tradizioni pressoché scomparse. Antonio riselezionò le viti che ritenne appartenenti a quella varietà e il Fiano rinacque magicamente dall’oblio. Ricordo annate straordinarie, come quelle del ’71 e dell’86. Bianchi che riuscivano a invecchiare a lungo, cosa insolita nel panorama italiano.

E quando Piero mi ha presentato il Fiano di Avellino Stilema del 2015, prodotto riprendendo l’antica tecnica di vinificazione usata da suo padre, con lunghi contatti fra il vino e le sue fecce sottili, quel “cordone ombelicale” del quale si è scritto diverse volte su DoctorWine®, ecco che mi è sembrato davvero di tornare indietro nel tempo. Con la sola differenza che oggi è possibile, con presse moderne e con un controllo delle temperature di fermentazione molto più efficace, ottenere una precisione nell’espressione olfattiva, soprattutto, persino migliore che in passato.

Il risultato è un vino eccezionale, una vera risposta irpina ai grandi Chablis, mi veniva in mente. E i paragoni con i Grand Cru di Fevre e di Ravenau erano molto più evidenti di quanto si potrebbe immaginare. Sotto il profilo stilistico, ovviamente, perché i caratteri di un grande Fiano c’erano tutti. Il vino è ancora giovanissimo, avrà una vita lunga e felice, ma già fin d’ora s’intuiscono i caratteri del fuoriclasse assoluto. E provo a raccontarvelo.

Greco di Tufo Stilema 2015

97/100 - € 22

Da uve fiano. Acciaio prevalentemente, il 10% fermenta in barrique, con permanenza sui lieviti per oltre due anni. Colore giallo paglia chiaro con lievi riflessi verdolini. Profumi già articolati, con classici sentori di pietra focaia da autolisi dei lieviti, poi mandorla fresca, cedro, erbe di campo, con un profilo olfattivo elegante ed estremamente nitido. Sapore agile e salino, dominato da una magica freschezza che gli conferisce bevibilità e finezza, tanto che è quasi impossibile non deglutirlo anche in un assaggio tecnico. Chiude con persistenza sottile e molto lunga. Grande vino.

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