Lo schioppettino si raffina

di Riccardo Viscardi 18/07/14
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Lo schioppettino si raffina

Durante le ultime selezioni del premio Friulano & Friends, organizzato dall’Ersa Friuli (Ente Regionale Sviluppo Agricolo) e svolto nei bellissimi locali di Villa Cabassi, un solo vino ha avuto la totalità dei consensi nella sua categoria: lo Schioppettino 2012 dell’azienda Petrussa di Prepotto.

Prepotto sta legando con forza il suo territorio a questo vitigno, che era quasi scomparso nella zona nonostante da sempre si sapesse che era particolarmente vocata per questo vitigno rosso. Da qualche anno i produttori di Prepotto si sono uniti in una associazione che ha come obbiettivo lo studio del vitigno tramite ricerche sia sul campo che sulla composizione dei cosiddetti precursori aromatici presenti nelle uve. Questi studi stanno dando dei risultati molto interessanti e come conseguenza abbiamo che gli ettari impiantati sono ormai 40. Non molti, forse, ma indicano chiaramente la ferrea volontà dei produttori di continuare in questa direzione.

La valle dello Judro si è rivelata eccezionale per questo vitigno sia per i terreni che la compongono sul lato sinistro sia per la grande escursione termica tra il giorno e la notte che la caratterizza. Un altro aspetto importante è la bella ventilazione che permette un'ottima sanità delle uve e minimizza anche i trattamenti. Il sistema di allevamento che gli studi hanno indicato come il migliore è quello a guyot che permette un'ampia parete fogliare.

Ora che gli studi e le prove in campo hanno dato ottimi risultati, sta ai produttori fare la loro parte abbandonando alcune pratiche enologiche del passato ed alcune esagerazioni moderniste che riguardano l’uso del legno talvolta eccessivamente invasivo. Una bella serata in loro compagnia ha permesso uno scambio di opinioni circa il futuro di questo vino che ha veramente ottime potenzialità. Ritengo che bisognerebbe abbandonare la ricerca di corpi e strutture esagerati nel vino anche perché si ottiene come conseguenza quella di occultare l’aspetto originale dello Schioppettino, fatto di bella bevibilità e di un olfatto veramente intrigante. Molti vini in degustazione mostravano evidenti limiti di finezza e talvolta anche qualche nota surmatura e poco nitida, mentre la gustativa veniva afflitta da una eccesso di pesantezza che non aveva in un'acidità elevata un contraltare sufficiente. Il vino di Petrussa, che ha messo tutti d'accordo, presentava caratteristiche ben diverse da queste.

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