Elise Dechannes, astro nascente a Les Riceys

La corsa ai pinot noir della zona dell’Aube in Champagne ha visto eccellere un villaggio chiamato Les Riceys, un paesino con tre chiese rinascimentali, ma che con i suoi 866 ettari di vigne è il comune la più grande superficie vitata di tutta la Champagne. Qui molte Maison tra cui Bruno Paillard, Veuve Clicquot e Boizel per citarne solo alcune, hanno trovato vigne interessanti per i loro assemblage, caratterizzate da pienezza e struttura, ma con una particolare finezza. Les Riceys è tra l’altro l'unico villaggio ad avere tutte le 3 denominazioni (Aoc) della regione: Champagne, Coteaux Champenois e Rose Riceys, quest’ultimo il vino favorito dal Re Sole e considerato uno dei migliori rosati di Francia. Il merito è da ascriversi alle caratteristiche qualitative delle uve pinot noir raccolte sui pendii più ripidi e soleggiati di quest’area che è definita zona delle terres humide, per la piovosità, l’umidità e le caratteristiche dei suoli.

Tra i 288 vigneron che producono a Les Riceys, c’è Elise Dechannes, con una piccola proprietà di 4,80 ettari e una bella storia da raccontare. Dopo essersi laureata in economia e aver intrapreso la carriera bancaria, Elise ha deciso di tornare nell’Aube per occuparsi dei vigneti di proprietà di famiglia. Le sue vigne sono su suoli in parte Kimmeridgiani con fossili marini, in parte in zone caratterizzate da marna calcarea che distano appena 50km da Chablis, in parte su terreni colluvio-alluvionali. Così Elise ha suddiviso la proprietà in 7 parcelle con esposizioni e terreni differenti, che coltiva seguendo i principi della biodinamica utilizzando il cavallo, ma che soprattutto vinifica separatamente. Il suo Blanc de Noirs Tradition è stato tra i migliori assaggi inediti della ricchissima giornata di degustazione dedicata al Catwalk Champagne al Merano Wine Festival organizzato da Helmuth Köcher. E nell’Aube è davvero una bella scoperta.

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